“Donna in tutti i sensi”

Sei artiste hanno rappresentato ognuno dei sensi come risultato di un concreto coinvolgimento, cercando di trasmettere il valore di tutte le facoltà che permettono di conoscere la realtà, di fare esperienza del mondo, di provare piacere e dolore.

Sonia Casari : l'udito
    “Crisalidi”

    Elaborare delle sculture in grado di produrre dei suoni è stato per Sonia motivo di studio e di ricerca di un risultato concreto, da unire però ad una forma, ad un significato preciso.
    E' a questo punto che è riemerso il suo legame con la terra, elemento caratterizzante della sua opera. La terra è infatti il suo punto di partenza in quanto scultrice ed è il suo punto di stabilità in quanto donna.
    La costante di questo ultimo periodo diviene allora il contenere, il predisporre, come lei afferma.
    La materia diviene parte viva, non semplice supporto e il risultato di questa ricerca è una scultura organica, in simbiosi con la natura.
    Il corpo giace sulla terra e assume un'apparenza larvale, in evoluzione, che cerca una sua identità dal confronto con la diversità altrui sia come forma, sia come suono.
    Ogni scultura ha infatti un timbro diverso dalle altre e non è in rapporto con la dimensione, proprio perché un corpo più grande può produrre un suono più acuto, nascondendo una fragilità tutta interiore.
    Ed è proprio la cavità interna a divenire protagonista, prestandosi ad una funzione espressiva non solo immaginata, avvertita dall'esterno, ma capace di creare un rapporto dinamico con l'osservatore-musicante.




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